PERCHE' LA MUSICA ORIGINALE PER BANDA?

di Marco Tamanini (Articolo tratto da "Rivista Italiana della Banda Musicale" - gennaio/aprile 2000)

Profilo di JAN VAN DER ROOST e della sua musica

Oggi parlare di musica originale per banda può sembrare pleonastico in quanto anche in Italia il movimento in favore di questo fenomeno si è allargato vistosamente negli ultimi anni: mi ricordo, leggendo qualche rivista specializzata nel settore bandistico e pubblicata in un giornale musicale italiano di qualche anno fa, l'autore dell'intervento lamentava la mancanza quasi totale sul mercato italiano di musica bandistica di nuovi autori, di idee nuove, di titoli nuovi capaci di fornire alle bande musica originale di un certo livello artistico sull'esempio di quanto succedeva all'estero.


L'analisi di questo articolo proseguiva lamentando anche una mancanza di preparazione specifica da parte di compositori per banda che potessero rispondere alle mutate esigenze di repertorio della moderna banda italiana. Le conclusioni contenevano un amaro senso di ineluttabile mancanza di rinnnovamento del patrimonio musicale italiano dedicato alla banda musicale, dato che il Conservatorio sfornava compositori capaci soltanto di scrivere marce e trascrivere per organici ormai inesistenti fra le nostre bande musicali nonché comporre fughe a quattro parti nel più classico stile scolastico.

Da allora molte cose sono cambiate, oggi, e, forse, erano in parte cambiate già allora. La musica originale per banda sta diventando, poco alla volta, un patrimonio artistico peculiare anche del mercato italiano, come da molti anni sappiamo esserlo già del mercato di altri paesi europei, come I'Olanda ed il Belgio in prima linea.


E dal Belgio iniziamo questo percorso all'interno della musica originale per banda parlando di un compositore ormai noto anche in Italia: jan Van der Roost.
lnsegnante al Conservatorio di Lemmens, dirige fra gli altri la Brass Band " Midden Brabant) ed è autore di molti importanti e famosi lavori originali per banda editi dalla DeHaske: di categoria eccellenza ricordiamo "Amazonia", "Manhattan pictures", "Spartacus" e "Poememontagnard", dedicato quest'ultimo alla banda musicale della Val d'Aosta; di prima categoria ricordiamo "Olimpica", "Puszta" e "Slavia"; di seconda categoria ricordiamo "A highland rhapsody", "Canterbury chorale", "Rikudim" e "Condacum", mentre di terza categoria ricordiamo "Four Old Dances".

Come si vede Van der Roost è un autore di musica originale per banda molto versatile, capace di scrivere per livelli di difficoltà molto differenti, quindi con un suo stile ben definito e programmato.
In una conferenza di qualche anno fa a Riva del Garda egli tracciò un panorama molto emblematico della musica originale per banda in Europa e poi in Italia: esordì ad esempio affermando che a suo parere i pionieri della composizione originale per banda erano da considerare essenzialmente tre: Alfred Reed, Serge Lancen e Giovanni Orsomando.


I pregiudizi su come la banda suoni si stavano superando, a suo parere, grazie anche al nuovo repertorio originale per banda anche se il compositore attuale deve ancora incontrare alcuni problemi da risolvere nell'apprestarsi a scrivere musica originale per banda, uno dei punti è certamente l'organico da utilizzare, non sempre omogeneo fra i vari paesi europei; un altro è scegliere verso quale direzione lo stile del linguaggio deve andare: tradizionale, progressista, popolare, contemporaneo.


Accontentare i gusti dei variegato pubblico, in questo senso non è sempre facile. Inoltre accontentare il vasto pubblico può comportare il pericolo di avere successo a poco prezzo, ma senza far crescere sia il livello degli ascoltatori che quello degli esecutori del brano stesso. Altro problema del compositore, a parere di Van der Roost, è la concorrenza sleale della musica leggera trasmessa da Radio e Televisione, cosicché sembra che per il grande pubblico possa esistere soltanto questo tipo di musica: non è giusto che questa sia così diffusa attraverso mille canali che non sono invece frequentati con la stessa cadenza dalla musica per banda.

Nessuno, tranne chi opera nel mondo bandistico, sa per esempio chi è Alfred Reed o Gustav Holst, e nemmeno nel mondo bandistico, aggiungerebbe il sottoscritto, molti sanno chi sono questi due nomi, sia tra il pubblico che tradizionalmente segue la banda musicale, o peggio ancora, tra qualche direttore.
 

Il mondo bandistico ha in sé ottime ed enormi qualità ed il compito degli " addetti ai lavori" è quello di mettere in luce questi beni preziosi della banda musicale e di farli fruttare.
 

Esiste musica originale per banda che si sta ponendo sulla linea della tecniche compositive novecentesche che hanno decretato, a loro tempo, la svolta della musica contemporanea: anche in questo caso la banda forse è arrivata dopo dell'orchestra, ma intanto si è essa stessa impadronita di uno spazio che Vessella non avrebbe mai ipotizzato (anche se il nostro grande precursore bandistico italiano, oggi ricordato come retaggio storico, si augurava, nello scrivere il suo "Trattato di Instrumentazione per banda" del 1901 che la banda " potesse avere in breve volgere di tempo una letteratura sua speciale e suoi propri capolavori").

Parlare di musica originale per banda in una rivista con il suo primo numero, significa, a questo punto, dare già il "la" della realtà bandistica italiana che si vorrebbe che fosse e come, credo, in parte già è, significa tracciare fin dall'inizio chiare linee programmatiche sul futuro della banda musicale come vorremmo che sia e come ci stiamo impegnando a farla concretizzare.

Sono messaggi, questi, fondamentali, poiché di tempo in Italia se ne è già perso troppo e siamo quindi noi a dover correre per cercare di mantenere il passo con l'Europa, visto che a tutti i costi ci hanno voluto mettere, in questa Europa! La musica originale per banda rappresenta il futuro delle nostre bande che possono riscattarsi dall'orchestra solamente proponendo un loro repertorio "originale" appunto, altrimenti, come sempre è successo per il passato, la banda musicale resterà sempre una brutta copia dell' orchestra.
Schiere di giovani si stanno avvicinando alla banda musicale per entrare a farvi parte: la responsabilità di chi sta organizzando l'immagine della nuova banda musicale è pertanto enorme: non facciamo che questi giovani, pieni di entusiasmo, lascino la banda musicale delusi da come essa suona e da che cosa suona.

 

* Tratto da www.bandeinrete.net *