IL FAGOTTO


Già utilizzato alla fine del Cinquecento, il fagotto è costituito da una canna lunga circa due metri e mezzo piegata a gomito, ha l’imboccatura ad ancia doppia ed un timbro pastoso. Il fagotto abbraccia un’estensione medio-grave e ha spesso una funzione corrispondente a quella del violoncello tra gli strumenti ad arco.

Il fagotto moderno è munito di meccanica a chiavi derivata da successive modifiche apportate soprattutto nel corso del sec. XIX da numerosi costruttori, tra cui i tedeschi C. Almenrader e J.A. Heckel e il francese F. Triebert. L’origine del fagotto va cercata negli strumenti ad ancia doppia di registro grave del rinascimento come la bombarda bassa, il rackett e, soprattutto, la dulciana.
Quest’ultima, come le prime versioni del fagotto vero e proprio, databili alla fine del sec. XVI, era ricavata da un unico blocco di legno entro cui erano scavati i segmenti paralleli di tubo.

La fortuna musicale del fagotto si accompagna sin dall’origini a quella dell’oboe con il quale entrò nelle orchestre francesi del ‘600; nel secolo successivo divenne un elemento stabile delle sezione dei legni dell’orchestra, e guadagnò consensi da parte dei compositori per il suo particolare timbro e la stabilità nell’intonazione.