IL REPERTORIO MUSICALE DELL' ORCHESTRA DI FIATI MEDITERRANEA CITTA' DI AMANTEA

MUSICA D' INTRATTENIMENTO

- "Adeste Fideles" (arr. Giuseppe Gloria);

- "Al Santo Glorioso" (arr. Angelo De Paola);

- "Caruso" di Lucio Dalla (arr. Daniele Carnevali)

- "Chitarra Romana" di Cherubini e Di Lazzaro (arr. A De Paola);

- "Con Te Partirò (Time to Say Goodbye)" di F. Sartori (arr. J. G. Mortimer);

- "Core 'Ngrato" di S. Cardillo (arr. A. De Paola);

- "España Cañí" di Pascual Marquina Narro (arr. G. Gloria);

- “Funiculì Funiculà” di Luigi Denza (arr. A De Paola);

- “Frank Sinatra in Concert” di Norbert Studnitzky;

- "Granada" di Agustín Lara (arr. A. De Paola);

- "Happy Xmas (War Is Over)" di John Lennon e Yoko Ono (arr. G. Gloria);

- "Il Cielo in una stanza" di Tony De Vita (arr. A De Paola);

- "Inno del Nostro Terz'Ordine" (arr. A. De Paola);

- “Internetional Revival” (arr. Angelo De Paola);

- "Jingle Bells" di J. Pierpont (arr. A. De Paola);

- "La Canzonetta (Canzoniere Napoletano)" di Salvatore Pucci (revis. A. De Paola);

- "La voce del silenzio" di Paolo Limiti (trascr. M. Mangani);

- "Libertango" di Astor Piazzola (arr. Marco Somadossi);

- "Mamma" di Cesare Andrea Bixio (arr. A. De Paola);

- "Mattinata" di Ruggero Leoncavallo (arr. Angelo De Paola)

- "Michelle" di J. Lennon - P. McCartney (arr. Angelo De Paola);

- "Moonlight serenade" di Glenn Miller (arr. A. De Paola);

- "My Way" di Frank Sinatra (arr. A. De Paola);

- "O Sole Mio" di Eduardo di Capua (arr. A. De Paola);

- "'O surdatu 'nnammurato" di E. Cannio (arr. A. De Paola);

- "Oye como va" di Tito Puente (arr. A. De Paola);

- “Parsifal” di R. Facchinetti (arr. Angelo De Paola);

- "Rock Around The Clock" di M. C. Freedman (arr. Zane Van Auken);

- "Saludo a Cuba" di C. Canouas (arr. A. De Paola);

- "Stille Nacht" di F. X. Gruber (arr. A. De Paola);

- "Tequila" di Chuck Rio (arr. A De Paola);

- “The Girl of  Ipanema” di De Moraes e Jobim (arr. A. De Paola);

- "The Pink Panther" di Mancini - De Meij;

- "The Way We Were" di Alan Bergman (arr. Palmiro Pia);

- "Torna a Surriento" di E. & G. De Curtis (arr. A. De Paola);

- “Tu si na cosa grande” di Domenico Modugno (arr. A. De Paola);

- "Un amore così grande" di Guido M. Ferilli (arr. M. Mangani);

- "Violino Tzigano" di Cesare Andrea Bixio (arr. A. De Paola);

- "What a Wonderful World" di Bob Thiele (arr. Lorenzo Pusceddu);

- "Yesterday" di J. Lennon - P. McCartney (arr. Zane Van Auken).

"Adeste Fideles" (arr. Giuseppe Gloria)

E' un canto natalizio di cui a tutt'oggi non esistono prove sufficienti per attribuirne la paternità ad un nome preciso. L'unica certezza che emerge dalla documentazione esistente è il nome del copista, cioè di colui che trascrisse materialmente il testo e la melodia: sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandesenel 1743-1744 per l'uso di un coro cattolico, a Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante centro cattolico di riferimento e di rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle Isole britanniche.

"Caruso" di Lucio Dalla (arr. Daniele Carnevali)

E' la famosissima canzone del cantautore bolognese Lucio Dalla, incisa nel 1986. Durante un'intervista Dalla ha raccontato il significato del testo: il cantautore si trovò costretto, in seguito ad un guasto alla propria imbarcazione, a soggiornare in un albergo a Napoli, dove anni prima era morto il grande tenore Enrico Caruso. Qui i proprietari dell'albergo gli raccontarono degli ultimi giorni della vita del tenore, e della sua passione per una giovane a cui dava lezioni di canto. In seguito a quei racconti, Lucio Dalla ebbe l'ispirazione per scrivere questo meraviglioso brano.

"Con Te Partirò (Time to Say Goodbye)" di F. Sartori (arr. J. G. Mortimer)

Con te partirò è una canzone scritta da Lucio Quarantotto e suonata da Francesco Sartori, che rappresenta uno dei maggiori successi internazionali della musica italiana. Ricco d'enfasi e molto orecchiabile, il brano si pone a cavallo fra musica leggera ed operistica, con rilevanti variazioni di stile, rappresentando in maniera quasi pittorica il concetto del viaggio. È stato interpretato da Andrea Bocelli al Festival di Sanremo 1995, e poi incluso nel suo album Bocelli. Nel Regno Unito il brano è stato pubblicato da Bocelli insieme al soprano Sarah Brightman, col titolo di Time to Say Goodbye, mentre in Spagna è uscito col titolo Por ti Volaré. Della canzone è stata pubblicata anche una versione dance dal titolo I Will Go with You, interpretata da Donna Summer.

"Core 'Ngrato" di S. Cardillo (arr. A. De Paola)

Core 'ngrato è una canzone napoletana scritta nel 1911 dall'emigrato calabrese Alessandro Sisca (detto Cordiferro), nato a San Pietro in Guarano (CS), dove il padre, Francesco Sisca, era impiegato presso il Municipio, trasferitosi per terminare gli studi a Napoli, città d'origine della madre Emilia Cristarelli, e successivamente emigrato a New York. La canzone fu musicata da Salvatore Cardillo. Inizialmente nessuno dei due aveva intenzione di realizzare un grande successo, anzi Cardillo la considerava una «porcheriola». Sbarcata a Napoli, Core 'ngrato ebbe invece una grande presa sul pubblico e divenne la prima canzone napoletana di successo proveniente dall'America. È stata interpretata, tra gli altri, da Enrico Caruso, Tito Schipa, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Carlo Buti e José Carreras. Come per altre canzoni classiche napoletane, Core 'ngrato è dedicata al tema dell'amore non corrisposto o deluso. In particolare, il testo è dedicato ad una non meglio identificata Caterina (Catarì), nel momento dell'abbandono del poeta da parte di quest'ultima.

"Funiculì funiculà" di Luigi Denza (arr. A. De Paola)

E' la famosa canzone napoletana scritta nel 1880 dal giornalista Giuseppe Turco e musicata da Luigi Denza. Il testo fu ispirato dall'inaugurazione della prima funicolare del Vesuvio, costruita nel 1879, per raggiungere la cima del vulcano. La canzone, eseguita alla festa di Piedigrotta, descrive quindi ai napoletani e soprattutto ai turisti i vantaggi offerti dal nuovo mezzo di trasporto, che permette di salire senza fatica, ammirando il panorama. In breve tempo la melodia divenne celebre in tutto il mondo, consentendo all'editore Ricordi di venderne un milione di copie in un solo anno. Nel corso degli anni venne interpretata anche da grandi tenori, quali Mario Lanza, Luciano Pavarotti e molti altri.

"Granada" di Agustín Lara (arr. A. De Paola)

Agustín Lara Aguirre del Pino, autore del testo e della musica di Granada (Fantasia spagnola), nacque a Città dal Messico, il 30 ottobre di 1896. Fu innamorato di tutto quello che significava Spagna, era un appassionato della festa dei tori ed un devoto ammiratore della donna spagnola. A parte Granada, che compose prima di visitare la città, dedicò canzoni a Siviglia, Toledo, Murcia, Navarrina, Valencia ed a Madrid. Si racconta che quando arrivò per la prima volta alla capitale dalla Spagna, si inginocchiò, baciò la terra e disse: "Ciao madre! Come stai?"

"Happy Xmas (War Is Over)" di John Lennon e Yoko Ono (arr. G. Gloria)

Famosissimo brano pubblicato il 6 dicembre 1971 negli Stati Uniti. Composto traendo spunto da un vecchio brano folk è nato come brano di protesta contro la guerra in Vietnam ed è diventato successivamente uno dei più noti e classici brani natalizi.

"La voce del silenzio" di Paolo Limiti (trascr. M. Mangani)

La voce del silenzio è un brano musicale scritto da Mogol e Paolo Limiti (testo) ed Elio Isola (musica), presentato al Festival di Sanremo 1968 da Tony Del Monaco e Dionne Warwick ed interpretato in seguito da Mina.

"Libertango" di Astor Piazzola (arr. Marco Somadossi)

E' il celebre tango passionale di Astor Piazzolla, nel coinvolgente arrangiamento di Marco Somadossi, che ha conquistato l’immaginazione di milioni di persone. Si diceva: "Tutto può cambiare in Argentina, ma non il tango". Non fu così. Astor Piazzolla infranse questo muro e diede vita a quel “nuevo tango” innescando un processo di modernizzazione, creando l'espressione più attuale, coerente e tesa dell'anima argentina. Sulla scia di questa nuova idea compositiva si propone un itinerario musicale che si caratterizza per la fusione di ritmi latini e jazz che si incontrano nella musica sensuale di Astor Piazzola. Così nel 1998, ad Hollywood il brano 'Libertango' vince il Grammy Award sempre come miglior composizione strumentale dell'anno.

"Mamma" di Cesare Andrea Bixio (arr. A. De Paola)

E' una canzone che può trascinare con sé, come un fiume in piena, infinite storie. Nata per il film omonimo del 1941, è diventata una canzone popolare dell'identità italiana, cavallo di battaglia delle "voci della nazione" Beniamino Gigli e Luciano Pavarotti, e di innumerevoli altri interpreti. "Mamma" è anche all'origine di uno degli stereotipi più caratterizzanti l'identità italiana, caratterizzata da un profondo legame con la figura materna. Insomma, per eccellenza la canzone da dedicare a tutte le mamme!

"Mattinata" di Ruggero Leoncavallo (arr. A. De Paola)

E' la celebre romanza scritta dal famoso compositore e autore di opere liriche Ruggero Leoncavallo nel 1904 avendo in mente l'interpretazione di Enrico Caruso, che ne fu il primo interprete nell'esecuzione registrata l'8 aprile 1904, con lo stesso Leoncavallo al pianoforte. Dopo di allora quest'aria è stata interpretata da quasi tutti i principali tenori ed è divenuta un classico dei concerti lirici.

"Moonlight serenade" di Glenn Miller (arr. A. De Paola)

E' una celeberrima canzone popolare americana, in origine era intitolata “Ora mi accingo a piangere”, composta da Glenn Miller con il testo di Mitchell Parish. La parte più suggestiva del pezzo è dovuta all’uso del sax e del clarinetto, che poi è caratteristica principale dello stile di Glenn Miller.

"O sole mio" di Eduardo di Capua (arr. A. De Paola)

E' la celebre canzone in lingua napoletana pubblicata nel 1898, conosciuta a livello internazionale e sicuramente una delle canzoni più famose di tutti i tempi. Giovanni Capurro, giornalista e redattore delle pagine culturali del quotidiano "Roma" di Napoli, nel 1898 scrisse i versi della canzone affidandone la composizione musicale a Eduardo Di Capua. In quel tempo Di Capua si trovava a Odessa, in Ucraina, con suo padre violinista in un'orchestra. La musica sembra sia stata ispirata da una splendida alba sul Mar Nero; il brano venne poi presentato a Napoli ad un concorso musicale promosso dall'editore Bideri ma senza ottenere grande successo ed arrivando secondo, ma in seguito si diffuse sempre più (anche fuori dall'Italia) fino a diventare un vero e proprio patrimonio della musica mondiale. La più grande interpretazione di questa canzone rimane probabilmente quella di Enrico Caruso, ma moltissimi altri artisti hanno interpretato il brano, del quale esistono molteplici versioni anche in lingue diverse. Secondo un aneddoto, pare che nel 1920, durante la premiazione del marciatore milanese Ugo Frigerio alle Olimpiadi di Anversa, alla presenza di re Alberto del Belgio, la banda che doveva eseguire l'inno italiano avesse perso lo spartito della "Marcia Reale". Per cavarsi d'impaccio, il direttore passò voce ai suonatori di suonare 'O sole mio, da tutti conosciuta a memoria, e immediatamente l'esecuzione venne seguita a gran voce dagli spettatori dello stadio.

"Oye como va" di Tito Puente (arr. A. De Paola)

E' una canzone scritta e composta dal musicista mambo Tito Puente nel 1963, ma resa popolare dalla cover registrata da Santana Blues Band nel 1970 nell'album Abraxas, contribuendo a lanciare la carriera di Santana e raggiungendo la posizione 13 della classifica Hot 100 di Billboard. Il brano è stato inciso anche da Mina per l'album Sorelle Lumière.

"Saludo a Cuba" di C. Canouas (arr. A. De Paola)

Saludo a Cuba è un Habanera cioè una danza di origine spagnola [tipica della costa mediterranea spagnola, soprattutto nelle province di Barcellona (Calella) e Alicante (Torrevieja)] che si è diffusa nei secoli soprattutto nell'isola di Cuba ed è molto simile al tango. È una danza popolare dal ritmo lento e non rigido, usata nella musica d'arte a partire dall'Ottocento. Tra i compositori moderni ne ha fatto uso ricordiamo Ravel e un esempio celebre di Habanera è “L'amour est un oiseau rebelle” dalla Carmen di Georges Bizet (1875).

"Tequila" di Chuck Rio (arr. A. De Paola)

E' la famosa canzone stata composta ed eseguita dal sassofonista Danny Flores, (nome d'arte Chuck Rio) negli anni '50 e ripresa innumerevoli volte. E’ basata su un ritornello musicale che non esce facilmente dalla testa (poi ripreso da film e pubblicità) ed una sola parola di testo: 'Tequila!', urlata ogni volta alla fine di ciascun ritornello musicale. La canzone è finita al primo posto dei dischi più venduti negli Usa e ha vinto un Grammy nel 1959.

“The Girl of Ipanema” di De Moraes e Jobim (arr. A. De Paola)

'Garota de Ipanema' ('La ragazza di Ipanema', 'The Girl From Ipanema' nella versione in inglese), composta da Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, è forse il brano di bossa nova brasiliana più noto e più eseguito al Mondo. Secondo la versione più diffusa della storia, il poeta Vinicius de Moraes e il compositore Antonio Carlos Jobim trassero l'ispirazione per la canzone nel periodo in cui i due frequentavano, pare assiduamente, un locale di Rio de Janeiro sul litorale di Ipanema, il Veloso, in Rua Montenegro, davanti al quale passava regolarmente una giovane e bella ragazza, dal nome Helo Pinheiro, nel suo tragitto tra casa e scuola. La giovane colpì talmente De Moraes da ispirare il grande poeta a dedicarle dei versi, quasi un inno alla bellezza della donna brasiliana.

“Torna a Surriento” di E. & G. De Curtis (arr. A. De Paola);

E' una canzone napoletana, composta nel 1902 da Ernesto De Curtis e scritta da suo fratello, Giambattista. La canzone fu ufficialmente pubblicata con diritti d'autore nel 1905, momento dal quale divenne molto popolare, e fino ad oggi è stata eseguita da innumerevoli cantanti, tra cui Beniamino Gigli, Elvis Presley, Dean Martin, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Meat Loaf, Mario Lanza, Franco Corelli, Robertino Loretti, Giuseppe Di Stefano, Francesco Albanese e Giuni Russo. Claude Aveling scrisse il testo in inglese della canzone, intitolato Come Back to Sorrento, da cui Doc Pomus e Mort Shuman la riadattarono per la versione di Elvis Presley, intitolata Surrender. La canzone fu presentata in pubblico per la prima volta nel 1902, quando il presidente del consiglio Giuseppe Zanardelli, alloggiò all'hotel di Guglielmo Tramontano, allora sindaco di Sorrento. Fu annunciato che il brano era stato composto su richiesta di Tramontano, amico di Giambattista, per celebrare la permanenza di Zanardelli. In realtà una ricerca più recente indica che i fratelli depositarono una copia del brano nel 1894, ovvero otto anni prima dell'esecuzione pubblica, e che quindi il brano fu soltanto riadattato per l'occasione.

“What a wonderful world” di Bob Thiele (arr. Lorenzo Pusceddu)

‘What a Wonderful World’ (tradotto: che mondo meraviglioso) è una famosa canzone scritta da Bob Thiele (con lo pseudonimo George Douglas) insieme a George David Weiss e interpretata per la prima volta da Louis Armstrong. Fu pubblicata come singolo agli inizi dell'autunno del 1967. ‘What a Wonderful World’ è stata intesa dai suoi autori come un invito alla scoperta del piacere della vita: dai toni ottimistici e rilassati, esalta la bellezza del mondo e della diversità fra i popoli, oltre a costituire un invito a non diffidare del futuro. Fu pensata come una sorta di antidoto al crescente clima di tensione politico e razziale negli USA e scritta appositamente per Armstrong, il quale faceva presa sul pubblico.